Dopo la scuola alberghiera ho iniziato a girare il mondo, esperienza indispensabile per chi vuole fare il mestiere del cuoco.
Da circa 12 anni sono entrato in Barilla dove lavoro presso Academia Barilla, una scuola di cucina che ha come missione quella di promuovere e divulgare nel mondo la cucina italiana, grazie alla cucina regionale. Se dovessi raccontare in poche parole la mia cucina, la descriverei così: semplice, rispettosa nei confronti degli ingredienti del territorio, quindi facilmente identificabile ed equilibrata. Ormai gli chef vogliono stupire con piatti fantascientifici, dimenticando le vere origini dove tutto ha avuto inizio e la cucina era semplice ma speciale. Mi piace seguire le stagioni, esaltando così con poco le materie prime, ricche di profumi e di sapori. Secondo me, il segreto di uno chef non è stupire la gente, ma saper realizzare pietanze speciali con pochi ingredienti semplici e sempre stagionali, rispettando tempi di cottura e tecniche di preparazione.
Il mio lavoro mi porta a girare tantissimo, e mi da modo di confrontarmi con chef di tanti paesi; tutti amano la nostra cucina, la ritengono magica ed armonica. In questo periodo particolare dove la crisi ormai fa parte del nostra quotidianità, noi chef dobbiamo essere in grado di rispettare e preservare al massimo gli alimenti e il loro valore, soprattutto nei confronti di chi non ha la fortuna di poter godere di questo grande dono della natura.